Abbiamo imparato a conoscere gli spazi di coworking per i freelance. Ecco ora il "coffice", metà ufficio metà caffetteria, che sta conquistando sempre più lavoratori.
Sedersi in un bar, estrarre il laptop e mettersi a lavorare fa ormai parte della quotidianità di molte persone. Partendo da questa considerazione, alcuni sudcoreani hanno lanciato un nuovo concept di spazio: il "coffice", termine nato dalla contrazione di "coffee" (caffetteria) e "office" (ufficio). Si tratta di un ambiente che ha le sembianze di un bar ma dove si entra non per bere un drink in compagnia, bensì per lavorare. Prese per il portatile, wifi gratuito, tavoli separati: ogni dettaglio è pensato per offrire il massimo comfort e consentire di immergersi in una pratica spinosa in tutta tranquillità. Ma si possono anche ordinare bevande e spuntini, proprio come in una normale caffetteria.
Non occorre prenotare, basta pagare un prezzo contenuto, circa 4 o 5 euro l'ora in Francia. Questa formula attira i freelance che preferiscono non lavorare da casa, chi opera nell'ambito del telelavoro, ma anche i professionisti in trasferta o quelli che vogliono evadere per qualche ora dal loro open space per godere di un ambiente più rilassato. Gli utenti dei "coffice” spesso amano disporre di uno spazio pensato veramente per loro, contrariamente ai caffè tradizionali, più rumorosi e non sempre adatti al lavoro.
Il concept è molto in voga negli Stati Uniti, ma inizia a prendere piede anche in Europa. Esiste già qualche spazio del genere nelle grandi città come Parigi o Milano, ma non ancora in Svizzera. Chissà che l'attesa non stia per terminare!
Christelle Genier
